L’Italia fa parte di quei paesi inseriti nel Programma di Esenzione dal Visto per l’ingresso (“Visa Waiver Program”) o il transito negli Stati Uniti. Per potersi recare negli USA, tutti i passeggeri (inclusi i bambini e neonati) dovranno essere in possesso del passaporto ELETTRONICO.I passeggeri che hanno problemi con questa nuova normativa possono contattare l’Ambasciata di Roma al seguente indirizzo e-mail: CBPAttacheRome@state.gov
Il Visa Waiver Program è gestito dal Department of Homeland Security (DHS) e consente di viaggiare senza visto ai cittadini di 36 paesi aderenti che si recano negli Stati Uniti d’America per motivi di turismo o affari per un soggiorno massimo di 90 gg.
In tutti gli altri casi è necessario richiedere il visto d’ingresso presso l’Ambasciata o il Consolato americano competente di zona. Si ricorda che la procedura per la richiesta del visto è piuttosto complessa per cui è necessario provvedervi con un buon anticipo rispetto alla data di partenza. Il visto è in ogni caso richiesto per soggiorni superiori ai 90 giorni e per alcune categorie particolari di viaggiatori. I genitori con i figli minori che viaggiano separatamente o sono separati legalmente o divorziati, e che intendano recarsi negli Stati Uniti, e/o transitarvi per poi proseguire per altre destinazioni, sono pregati di contattare direttamente le Ambasciate o i Consolati di tutti i paesi interessati per la verifica della documentazione specifica richiesta.
Visto USA: quando serve e come richiederlo
La richiesta per il visto per gli USA è il primo step che un viaggiatore deve affrontare prima di partire. Se il viaggio che stai per organizzare ha una durata di meno di 90 giorni, fai parte (come l’Italia) di uno dei 38 Stati aderenti allo speciale Visa Waiver Program (Viaggio senza Visto) e sei – ovviamente – in regola coi tuoi documenti di riconoscimento, allora potrai utilizzare l’ESTA, per tutti gli altri casi necessiterai di un vero e proprio Visto che ti permetta l’ingresso in territorio statunitense.
Sostanzialmente i Visti si suddividono in B1, B2 e B1/B2. Il visto B1 è concepito specificatamente per i viaggi d’affari, il B2 utilizzato di solito per i soggiorni turistici o sanitari negli Stati Uniti, mentre quello B1/B2 raggruppa, come si può immaginare, in un unico documento le caratteristiche dei primi due, permettendo – quindi – viaggi con diversi obiettivi.
Quindi, anche se sei di nazionalità italiana, puoi avere l’obbligo di richiedere un Visto per gli USA nei seguenti casi:
- Se il viaggio ha una durata superiore ai 90 giorni
- Se il motivo della tua visita negli Stati Uniti non è per turismo, per andare a trovare membri della tua famiglia, per motivi medici, per viaggi di lavoro, per attività culturali o sportive.
- Se, a partire dal 2011, hai fatto viaggi in uno di questi otto Paesi: Iran, Somalia, Sudan, Libia, Iraq, Yemen, Siria e Corea del Nord.
- Se in passato sei rimasto negli Usa per un periodo superiore a i 90 giorni senza aver richiesto un visto.
- In base a una legge USA datata 12/01/2021, tutte le persone che hanno visitato CUBA devono essere in possesso di un visto per entrare negli Stati Uniti anche se già in possesso di un ESTA valido. Quindi tutti i viaggiatori che hanno visitato Cuba dopo il 12 gennaio 2021 non potranno richiedere l’ESTA, in quanto proprio in quella data il Dipartimento di Stato degli USA ha designato Cuba come Stato Sponsor del Terrorismo.
In caso di dubbi, si consiglia di verificare la propria posizione con l’Ambasciata/Consolato USA di riferimento.
ESTA
E’ obbligatorio comunque ottenere l’autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization) per potersi recare negli Stati Uniti nell’ambito del programma ”Viaggio senza Visto” (Visa Waiver Program). L’autorizzazione va ottenuta prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti. Occorre accedere al sito web UFFICIALE ESTA e compilare la domanda online. Si consiglia ai viaggiatori di inoltrare la domanda al più presto. Le domande possono essere inoltrate in qualsiasi momento, prima di partire ma si consiglia comunque non meno di 72 ore prima della partenza. La U.S. Customs and Border Protection (CBP) informa che l’ESTA comporta il pagamento di $ 21 all’atto della richiesta dell’autorizzazione. Tale pagamento dovrà essere effettuato tramite carta di credito al momento della richiesta. L’importo di $ 21,00 è suddiviso in $ 4,00 che coprono i costi di inoltro della pratica (Quota di elaborazione), e verrà detratta a tutti i viaggiatori che faranno una richiesta per l’ESTA. I restanti $ 17,00 andranno, invece, a coprire i costi per l’autorizzazione a viaggiare negli Stati Uniti (Quota di autorizzazione).Prima di iniziare a compilare la domanda, assicurarsi di avere a disposizione un passaporto in corso di validità e una carta di credito. La domanda accetta solo le seguenti carte di credito: MasterCard, VISA, American Express e Discover (JCB, Diners Club). L’autorizzazione “ESTA” (come già avviene attualmente in base al Visa Waiver Program) non garantisce un’automatica ammissione in territorio americano cosa che sarà lasciata in ogni caso alla discrezionalità delle competenti autorità doganali e di frontiera. Per maggiori informazioni riguardo il programma “ESTA” si consiglia di consultare direttamente il link.
In presenza di problematiche amministrative derivanti da precedenti soggiorni (es. multe per eccesso di velocità, superamento del periodo di permanenza concesso in precedenti viaggi, ecc.) è possibile che le autorità arrivino sino a negare l’ingresso nel paese, con notevoli disagi per il viaggiatore respinto che dovrà rientrare immediatamente in Italia. Al fine di evitare il verificarsi di tali situazioni, si raccomanda, ai connazionali che ritengano di poter avere problemi di accesso negli Stati Uniti per i motivi di cui sopra, di chiedere in ogni caso il visto d’ingresso alla più vicina Ambasciata e/o Consolato USA.
Per ulteriori informazioni sulle normative degli Stati Uniti in materia di visti è possibile consultare i siti dell’Ambasciata e del Consolato USA – alla voce Visas/Visti.
Ai sensi di questa legge, i viaggiatori appartenenti alle seguenti categorie NON saranno più idonei a viaggiare e ad essere ammessi negli Stati Uniti nell’ambito del Visa Waiver Program (VWP):
- cittadini di paesi VWP che hanno effettuato viaggi, o risultano essere stati, in Iran, Somalia, Sudan, Libia, Iraq, Yemen, Siria e Corea del Nord.
- partire dal 1 marzo 2011 (fatte salve limitate eccezioni per viaggi diplomatici o per scopi militari in servizio di un paese VWP);
- cittadini di paesi VWP in possesso di doppia cittadinanza iraniana, irachena, sudanese o siriana.
Questi soggetti potranno comunque richiedere un Visto seguendo la regolare procedura di richiesta presso le ambasciate o consolati. Nel caso tali individui abbiano bisogno di un Visto per gli Stati Uniti in situazioni di emergenza (per motivi di lavoro, salute o umanitari), le ambasciate e i consolati degli Stati Uniti offrono la disponibilità ad applicare una procedura accelerata.
Verrà revocata l’autorizzazione elettronica al viaggio “Electronic System for Travel Authorization” (ESTA) a tutti quei viaggiatori che sono attualmente in possesso di un’autorizzazione valida e che hanno precedentemente indicato di possedere una doppia cittadinanza con uno dei quattro paesi sopra menzionati.
Ai sensi della nuova legge, il Secretary of Homeland Security si riserva il diritto di concedere una deroga a queste restrizioni qualora ritenga che tale deroga risponda all’interesse del law enforcement o della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. La concessione di tale deroga avverrà caso per caso.
Si ribadisce che la deroga per i richiedenti ESTA sarà valutata caso per caso, compatibilmente con i termini di legge. Inoltre, continueremo a valutare se e come applicare deroghe per cittadini in possesso di doppia cittadinanza irachena, iraniana, siriana e sudanese. I viaggiatori che hanno ricevuto avviso della revoca dell’autorizzazione ESTA e che non possono perciò viaggiare verso gli Stati Uniti nell’ambito del VWP, possono comunque viaggiare con un Visto non-immigrante valido, rilasciato da un’ambasciata o un consolato degli Stati Uniti. Prima di recarsi negli Stati Uniti, questi viaggiatori dovranno presentarsi presso un’ambasciata o un consolato degli Stati Uniti e sostenere un’intervista per il rilascio del Visto sul proprio passaporto. Per informazioni sulle richieste di visto visitate i siti: http://italian.italy.usembassy.gov/visti.html o http://travel.state.gov
Aggiornamenti COVID-19
A partire dal 22 gennaio 2022, Homeland Security richiede a tutti i viaggiatori con nazionalità NON statunitense che attraversano la frontiera degli Stati Uniti via terra, la prova dell’avvenuta vaccinazione.Questa modifica non si applica ai cittadini statunitensi (cittadini, titolari di carta verde, ecc.).
Non viene richiesto nessun altro requisito (test COVID), solo la prova di vaccinazione.
Non è più necessario esibire prova di tampone negativo o guarigione da Covid negli ultimi 90 giorni per nessun passeggero, minori inclusi, ad eccezione dei viaggiatori (di età superiore ai 2 anni) che arrivano negli Stati Uniti provenendo da Cina, Hong Kong o Macao, o che siano stati in queste aree nei 10 gg precedenti, i quali dovranno mostrare all’imbarco un test anti-Covid con risultato negativo o un certificato di guarigione da Covid.
- ESTA in corso di Validità;
- Certificato di Vaccinazione completa che certifichi di aver completato il ciclo vaccinale base da almeno 14 giorni oppure abbia ricevuto 2 dosi di vaccino, somministrate ad almeno 17 giorni di distanza l’una dall’altra
I vaccini approvati dall’agenzia del farmaco americana (FDA) sono: Pfizer, Moderna, AstraZeneca (doppia dose) ed il monodose Janssen/Johnson&Johnson.
- Compilazione del modulo pre-partenza dove si dichiara di essere completamente vaccinati con almeno 2 dosi (o con una in caso di Johnson&Johnson). Il modulo si può scaricare QUI oppure lo si può tranquillamente ottenere al momento del check-in.
Ogni compagnia aerea è obbligata a raccogliere i dati di cui sopra perché sono richiesti dal Governo degli Stati Uniti
Non è più richiesto il Green Pass per rientrare in Italia.